La vita di un guerriero alieno catturato in battaglia è sospesa nel vuoto fino al coraggioso salvataggio da parte di una donna umana che rischia tutto per salvarlo.
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Dagger è un guerriero trivatorche non temeva nulla, fino a quando non ha conosciuto una giovane e delicata umana che ha risvegliato il suo cuore. Il tocco gentile di lei, la sua voce dolce e il suo timido senso dell’umorismo lo commuovono in una maniera che lui non avrebbe mai credutopossibile. Il pensiero che qualcuno faccia del male a una persona tanto bella e fragile lo riempie di terrore.
Jordan Sampson si sta lentamente abituando alla sua nuova vita su uno strano pianeta molto lontano dalla Terra devastata dalla guerra. Aveva diciassette anni quando è stata portata sul pianeta madre dei Trivator, Rathon, assieme a sua sorella maggiore Jesse e a sua sorella minore Taylor. Da allora sono passati alcuni anni. Paura, confusione e incertezza per ciò che riserva il futuro minacciano disommergerla mentre cerca di integrarsi. C’è una sola speranza a mandarla avanti: il bell’alieno che smuove qualcosa nel profondo di lei e la fa sentire integra.
Quando Dagger viene catturato in missione e venduto nel circuito dei combattimenti clandestini, è solo il ricordo di Jordan a dargli la forza per tirare avanti. Il tempo perde di significato mentre lui affonda sempre più in un mondo di violenza e dolore, fino a diventare più animale che trivator.
Jordan sa che Dagger è là fuori da qualche parte enon si fermerà prima di trovarlo. Lo scontro per salvarlo la porta a intraprendere un viaggio al quale spera riusciranno entrambi a sopravvivere. Il sistema stellare è un luogo pericoloso per una giovane umana e un guerriero trivator ferito.
L’autrice difama internazionale S.E. Smith presenta una nuova storia carica di azione e piena di amore e avventura. Traboccante del suo classico stile a base di umorismo, paesaggi vividi e personaggi da amare, questo libro diventerà certamente un altro dei preferiti dai suoi fan!
“Quando ho bisogno di stare da solo per un po’, vengo qui,” disse l’uomo, allungando l’altra mano per toccare una delle piante.
“Anche tu ne hai bisogno?” chiese stupita lei, guardandolo con gli occhi spalancati.
L’uomo abbassò lo sguardo su di lei e sorrise. “Sì,” rispose, un’affermazione semplice ma colma di significato. “Guarda.”
Jordan osservò sbalordita mentre lui accarezzava le foglie quasi nere di una pianta. Mentre lo faceva, linee di un verde brillante cominciarono a scorrere in torrenti sottili, creando delle onde che si spandevano verso l’esterno. Era una delle cose più incredibili e belle che lei avesse mai visto.
“Posso toccarla?” chiese, guardando l’uomo prima di abbassare lo sguardo sulla pianta.
“Ecco,” mormorò lui, prendendo la mano che teneva dolcemente nella propria per poi allungarla fino a quando le punte delle dita di Jordan non sfiorarono appena la foglia. “Devi essere molto dedicata.”
Lei sorrise per la gioia mentre accarezzava prudentemente la foglia. Era ipnotico guardare i colori che la attraversavano. Sembrava quasi…
“Polvere di fata,” mormorò.
Le dita forti che le tenevano il polso si erano spostate. Un brivido la attraversò quando sentì il pollice che le accarezzava l’interno del polso. L’uomo doveva aver percepito il brivido e pensato che lei avesse freddo, perché si avvicinò finché il calore del suo corpo non fu premuto contro la sua schiena.
