Il tocco di una strega

Il tocco di una strega

I Sette Regni, 3

Una strega recluta l’aiuto del detective che porta accidentalmente nel suo mondo per sconfiggere un’entità malvagia.

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Mentre l’oscurità si diffonde, l’aiuto giunge quando lei ne ha più bisogno.

Marina Fae non si è mai considerata una strega potente, né ha mai sognato di poter fare la differenza nella lotta per la sopravvivenza della sua gente, ma quando la magia della Strega del Mare ha travolto l’Isola della Magia, Marina ha portato al sicuro un gruppo di bambini ed è stato solo l’inizio della scoperta delle sue capacità.

Il detective Mike Hallbrook non sembra fare progressi nella ricerca di due donne scomparse nello Yachats State Park, fino a quando non si ritrova su una spiaggia sconosciuta a salvare una donna da una creatura che sembra uscita da un film dell’orrore!

Marina e Mike devono collaborare per salvare l’Isola della Magia e il resto dei regni, ma mentre il male della Strega del Mare si diffonde, loro si rendono conto di non poterla fermare da soli…

L’autrice di fama internazionale S.E. Smith presenta una nuova storia carica di azione e piena di amore e avventura. Traboccante del suo classico stile a base di umorismo, paesaggi vividi e personaggi da amare, questo libro diventerà certamente un altro dei preferiti dai suoi fan!

Teaser/Excerpt:

“Ehi, Mike, cosa prendi?” chiese Dorothy da dietro il bancone.

“Due uova a cottura media, bacon, frittelle di patate e pancake integrali… e un caffè,” rispose Mike prima di spostare l’attenzione su Ross.

Ross prese la forchetta e infilzò le uova strapazzate che aveva nel piatto. Ross aveva più o meno la stessa età di Mike, con un fisico tozzo e muscoloso e arruffati capelli scuri che erano scatenati quanto la sua reputazione. Mike si mise comodo mentre Dorothy gli portava il caffè.

“Grazie,” disse Mike con un sorriso di apprezzamento.

“Nessun problema. Altro caffè, Ross?” chiese Dorothy.

Ross grugnì e avvicinò la tazza alla caffettiera che Dorothy aveva in mano. Borbottò un ringraziamento sottovoce. Mike si sporse in avanti quando Dorothy si allontanò. Tenne la tazza di caffè fra le mani, fissando il liquido marrone scuro.

“Te l’ho detto: non ho fatto niente,” disse infine Ross.

“Lo so,” rispose Mike.

Ross sollevò la testa e osservò per un momento l’espressione di Mike prima di riprendere a mangiare la colazione. “Cosa ci fai qui, allora?” chiese in tono brusco.

“Avevo fame,” rispose Mike.

Ross gli lanciò un’occhiata che fece capire a Mike che non gli credeva. Il divertimento lo attraversò quando pensò alla faccia che avrebbe fatto Ross se lui gli avesse chiesto se avesse mai visto degli alieni, da quelle parti. Per quanto volesse poter liquidare la visita di Tanaka come uno scherzo di cattivo gusto, non poteva. L’uomo era stato troppo serio.

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